All'età della pietra ...

il 30 giugno 2023 — da Linn Masch  

Età della pietra? Non proprio! Ma che si tratti di struvite, ossalato di calcio, urato o cistina, questi calcoli renali sono un disturbo comune nei pazienti animali affetti da malattie del tratto urinario. Sapevate che cani e gatti possono essere colpiti allo stesso modo? In seguito vi forniamo una panoramica sullo sviluppo, i sintomi e le possibilità di trattamento dei calcoli di struvite.

Cosa sono i calcoli di struvite?

I calcoli renali sono depositi che possono formarsi nelle vie urinarie dei nostri animali a causa della precipitazione di componenti minerali nel corso dell'urolitiasi. I calcoli di struvite sono un tipo di calcolo renale e sono costituiti da una combinazione di ammonio, fosfato e magnesio. Nell'urina, i calcoli di struvite appaiono incolori e a spigoli vivi, prevalentemente a forma di coperchio di bara. Assurdo, vero? Ma hanno tutti una cosa in comune: sono un grosso disagio per il nostro amico a quattro zampe.

Come si formano i calcoli di struvite?

Diversi fattori possono contribuire alla formazione di calcoli renali. I calcoli di struvite possono verificarsi in concomitanza con le infezioni del tratto urinario. I batteri che possiedono l'enzima ureasi scompongono l'urea contenuta nell'urina in ammoniaca e anidride carbonica. Si verifica un aumento del pH dell'urina, dovuto alla maggiore concentrazione di bicarbonato e ammonio. L'alcalinizzazione dell'urina può causare la precipitazione di minerali come magnesio, ammonio e fosfato. Di conseguenza, la variazione del pH dell'urina ha un ruolo fondamentale nella formazione dei calcoli di struvite. Ma anche fattori come l'aumento della concentrazione di magnesio, ammonio e fosfato nelle urine e l'insufficiente assunzione di acqua possono essere cause scatenanti. La formazione di calcoli può avvenire rapidamente e c’è la possibilità che i batteri rimangano intrappolati e persistano all'interno dei calcoli.

Valore del pH

Il valore del pH dell'urina indica quanto sia acida o basica l'urina. Più precisamente, il valore del pH descrive la concentrazione di ioni idrogeno in un liquido. Il valore del pH è decisivo per l'inibizione o l'attivazione della cristallizzazione: un pH alcalino, superiore a 7-7,5, influenza la precipitazione di cristalli di struvite e apatite di calcio. Pertanto, un pH alcalino favorisce la formazione di questi calcoli. Un'urina acida con un pH compreso tra 5,5 e 6 può favorire la precipitazione di cristalli di ossalato di calcio, cistina e urato.

Il pH si può misurare con una cartina tornasole o calcolare con il rapporto cationi-anioni. Nei cani e nei gatti sani, il valore del pH dovrebbe essere di circa 6,5. Bisogna fare attenzione anche a quando l’animale ha mangiato: subito dopo, l'urina diventa alcalina e, in caso di ostruzione prolungata, il valore del pH è più acido.

Fattori di rischio: chi ne è affetto?

  • Razze predisposte
  • Obesità
  • Alimentazione (solo cibo secco)
  • Età
  • Sesso
  • Infezioni delle vie urinarie
  • Disturbi metabolici
  • L’animale non beve abbastanza

Esistono alcuni fattori che possono aumentare il rischio di formazione di calcoli di struvite nei piccoli animali. Nel caso dei gatti, esistono razze più predisposte, come i gatti persiani, che sono più inclini alla formazione di calcoli di struvite a causa della loro composizione urinaria alterata. Nei cani sono spesso colpiti gli schnauzer nani, i bassotti e i retriever. Anche l'obesità, la mancanza di esercizio fisico e una dieta esclusivamente a base di mangime secco con un apporto idrico insufficiente possono contribuire allo sviluppo dei calcoli urinari. Anche le infezioni del tratto urinario o i disturbi metabolici possono aumentare il rischio di formazione di calcoli di struvite.

Sintomi

  • Poliuria
  • Disuria
  • Ematuria
  • Incontinenza
  • Cambiamento comportamentale

Sciogliere i calcoli

Il trattamento dei calcoli di struvite mira a sciogliere i calcoli e a prevenirne la formazione. Il primo metodo per sciogliere i calcoli di struvite è attraverso l’alimentazione, con speciali alimenti o integratori alimentari che abbassano il pH dell'urina e riducono i livelli di magnesio, ammonio e fosfato. Per la terapia si punta a un pH compreso tra 6,0 e 6,5, che può favorire la dissoluzione dei calcoli. Inoltre, è importante fornire all'animale una quantità sufficiente di acqua fresca per diluire la concentrazione di urina e lavare le vie urinarie. Non sempre la dieta è sufficiente per trattare i calcoli: in alcuni casi è necessario intervenire chirurgicamente per rimuovere i calcoli. Il tipo di trattamento dipende dalla composizione, dalle dimensioni, dalla posizione e dai sintomi causati dai calcoli.

Profilassi

Esistono anche degli accorgimenti per prevenire i calcoli di struvite: una dieta equilibrata e adattata alle esigenze individuali dell'animale può contribuire a ottimizzare la composizione dell'urina e quindi a prevenire la formazione di calcoli di struvite. La giusta dieta nel cane e nel gatto si può quindi utilizzare a livello profilattico e terapeutico. L'obiettivo delle misure dietetiche è quello di abbassare il valore del pH e ridurre l'apporto di sostanze che formano i calcoli, come magnesio, calcio e fosfato. Per la prevenzione dei calcoli di struvite si dovrebbe puntare a un valore di pH compreso tra 6,6 e 6,8. Anche i mangimi umidi di alta qualità con un contenuto d'acqua più elevato rispetto a quelli secchi sono importanti e possono contribuire a un'adeguata idratazione. A tale proposito è fondamentale mettere a disposizione acqua fresca e pulita a sufficienza. La solubilità delle sostanze escrete per via renale si può migliorare con un flusso urinario elevato, un pH ottimale e un solubilizzante o un inibitore della formazione di depositi. Inoltre, vanno evitati livelli inutilmente elevati di ingredienti alcalinizzanti nei mangimi.

L'acidificazione mirata dell'urina, ad esempio con l'aminoacido metionina, può prevenire la formazione di calcoli di struvite e persino contribuire a una parziale dissoluzione dei calcoli. Con un apporto sufficiente di aminoacidi contenenti zolfo, si forma solfato, che può essere espulso per via renale. La formazione e la secrezione di protoni nelle urine porta a un abbassamento del valore del pH. Inoltre, la metionina riduce l'attaccamento dei batteri alle cellule uroteliali.

La prossima volta che avrete un paziente con calcoli di struvite in studio, il trattamento potrà variare a seconda delle dimensioni del calcolo urinario. L'acidificazione dell'urina a volte può bastare per dissolvere i calcoli di piccole dimensioni; se ciò non è possibile, è necessario un intervento chirurgico seguito da una profilassi contro la formazione di nuovi calcoli di struvite. L'abbassamento del valore del pH, sia per la terapia che per la metafilassi dei calcoli di struvite, è di grande importanza.